Consegnate a Milano le Onorificenze della FIS al Mº Crisci ed ai Tecnici soci dell’AIMS

Grande soddisfazione dell’Associazione Italiana Maestri di Scherma per gli alti riconoscimenti insigniti al suo Presidente onorario, Saverio Crisci, ed ai suoi Tecnici soci. La cerimonia ufficiale di consegna delle Onorificenze della Federazione Italiana Scherma, è stata ospitata la scorsa domenica nella storica sede della Società del Giardino, in Milano.

“Una parata di stelle della scherma” recita il comunicato della Federazione Italiana Scherma “ma anche un momento di doverosa ribalta per club e addetti ai lavori che, operando spesso lontano dalla luce dei riflettori, contribuiscono quotidianamente in maniera fondamentale allo sviluppo dello sport delle tre armi. Una festa dell’intero movimento, insomma, che unirà giovani promesse dell’agonismo e campioni affermati che vinceranno le ‘Lame d’Onore’, con i rispettivi tecnici cui andranno le ‘Maschere d’Onore’, e poi il cuore della ‘base’ schermistica italiana, rappresentata dalle società e dai propri dirigenti che saranno insigniti rispettivamente con ‘Scudi’ e ‘Distintivi d’Onore’.”

 

Maschera d’Onore alla Carriera, per il tempo speso ed il lavoro svolto per il sistema scherma, al nostro Presidente onorario, il Mº Saverio Crisci.

Maschera d’Onore d’Oro ai Tecnici Federica Berton, Raffaello Caserta, Alessandro Di Agostino, Daniele Pantoni, Simone Piccini, Giovanni Maria Sirovich, Andrea Terenzio, Germano Massimo Zenga.

Maschera d’Onore d’Argento ai Tecnici Cristiano Imparato, Enrico Nicolini, Germano Massimo Zenga.

Maschera d’Onore di Bronzo al Tecnico Benedetto Buenza.

Le Maschere d’Onore nei tre metalli di pregio vengono consegnate dalla FIS ai propri Tecnici per i risultati conseguiti dai loro atleti durante l’ultimo anno.

Maschera d’Onore alla Carriera per la scherma Paralimpica al Mº Giancarlo Puglisi.

 

Il maestro e Presidente onorario dell’AIMS interviene e commenta così alla consegna del prestigioso riconoscimento: «Scusate la raucedine, dovuta alla comprensibile emozione del momento, ma anche all’età che avanza inesorabile. Ho dedicato buona parte della mia vita alla scherma. Sono entrato nel Direttivo dell’Associazione Maestri, ricordo molto bene, nel lontano 5 maggio 1974 ininterrottamente fino al 19 giugno 2019, oltre 47 anni quindi. Ho lasciato con la consapevolezza di doverlo fare e non aspettare che qualcuno mi ‘invitasse’ a farlo. Oggi ricevo la benemerenza dalla FIS, di cui ringrazio il Direttivo, nella prestigiosa sede della Società del Giardino di Milano. Entrai in questa sala, la prima volta, nel lontano 1968, in occasione del Trofeo Internazionale di spada ‘Ferrania’ – accompagnavo la squadra del Centro Sportivo Carabinieri. Nella stessa circostanza, ebbi il piacere di conoscere il “mitico” Edoardo Mangiarotti, con regolare giacca a doppio petto e l’immancabile cravatta. Oggi ricevo la benemerenza in una sede prestigiosa che ho sempre ritenuto essere ‘il santuario della scherma’. L’emozione è ancora più grande, perché ciò avviene a Milano, grandissima città che mi è rimasta nel cuore, avendo prestato qui servizio nell’Arma “Benemerita”, dal novembre 1956 a settembre del 1958. Infine, dedico la benemerenza a mia moglie Carmela, che mi ha supportato e sopportato in tutti questi anni. La dedica mi permetto di estenderla anche a tutti quei Colleghi che ci hanno lasciato nel tempo. Grazie per l’attenzione».

“Sono molto contento per il riconoscimento dato al maestro Crisci” ha affermato il presidente dell’AIMS, Mº Lucio Landi. “Ritengo che con questo gesto la FIS ha voluto ringraziare il nostro Presidente Onorario per quanto fatto in tutti questi anni nell’esclusivo interesse del movimento schermistico. L’intervento di Crisci alla premiazione è stato indiscutibilmente quello che ha riscosso più successo. L’intero parter ha ampiamente applaudito il suo discorso, riconoscendo ancora una volta sul campo lo spessore e i sentimenti genuini che solo i veri gentiluomini come il Maestro dimostrano di avere. Il maestro Crisci è stato, ed è ancora oggi, un riferimento importante per competenza ed esperienza; pertanto non posso che essere felice per tale onorificenza. Che altro dire? Grazie Saverio!”.

Articolo di Alessandro Picchi

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